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La colonna sonora perfetta per il tuo allenamento: cosa dice la scienza



Allenarsi in silenzio può essere davvero noioso, e la scienza conferma che la musica può fare una grande differenza. Non solo rende l’esercizio fisico più divertente, ma può anche aumentare la resistenza e la motivazione, spingendoci a superare i nostri limiti. Che si tratti di una sessione di yoga o di uno sprint ad alta intensità, una playlist ben studiata può alleviare la fatica e migliorare le prestazioni fisiche, influenzando sia il battito cardiaco che l’attività cerebrale.

Diversi studi condotti negli ultimi vent’anni hanno dimostrato il profondo legame tra musica e allenamento. La canzone giusta può distrarre da dolore e stanchezza, migliorare l’umore, e persino ottimizzare l’efficienza metabolica. Ad esempio, ricerche del 2005 hanno evidenziato che ritmi veloci accelerano la frequenza cardiaca, mentre quelli più lenti la rallentano. Sebbene gli scienziati non abbiano ancora una spiegazione precisa su come questo avvenga, è chiaro che la musica rilassante può essere particolarmente utile per attività più lente e meditative, come lo yoga, aiutando a mantenere uno stato di calma e concentrazione.

Scegliere la giusta colonna sonora per il proprio allenamento può fare la differenza tra una sessione di routine e una davvero performante e appagante.

Musica per superare la fatica

Ascoltare musica durante l’allenamento non solo rende l’esercizio più piacevole, ma può anche farci sentire meno affaticati. La scienza ha dimostrato che le note giuste attivano l’ipotalamo e l’amigdala, aree del cervello che regolano emozioni e piacere, riducendo allo stesso tempo la comunicazione tra le parti del cervello che percepiscono la fatica. Questo processo permette ai muscoli di lavorare in modo più automatico, riducendo la consapevolezza dello sforzo fisico.

Secondo Costas Karageorghis, psicofisiologo della Brunel University di Londra, ascoltare una serie di brani con un ritmo sostenuto stimola i neuroni a lavorare più intensamente e più a lungo, aiutandoci a restare concentrati meno sullo sforzo e più sull’esperienza musicale. In altre parole, la musica trasforma il modo in cui percepiamo l’allenamento, rendendolo meno impegnativo.

Ma non è solo il ritmo a fare la differenza. Anche i testi delle canzoni possono fornire una spinta motivazionale extra, spingendoci a dare il massimo, soprattutto nei momenti più difficili. Karageorghis, autore del libro Applying Music in Exercise and Sport, spiega che chi ascolta musica durante l’allenamento può persino ridurre il consumo di ossigeno del 7% rispetto a chi non ascolta nulla. Questo significa che la musica non solo ci motiva, ma rende anche il nostro corpo più efficiente.

Quale musica scegliere per allenarsi

Quando si tratta di scegliere la musica giusta per l’allenamento, il ritmo gioca un ruolo fondamentale. Secondo alcuni psicologi, abbiamo una predisposizione naturale verso i brani che si aggirano intorno ai 120 battiti al minuto (bpm). Un’analisi di oltre 74.000 canzoni popolari prodotte tra il 1960 e il 1990 ha mostrato che questo è il tempo più comune. Tuttavia, quando ci troviamo a correre su un tapis roulant o a eseguire un’attività fisica intensa, la maggior parte delle persone preferisce brani con ritmi più veloci, intorno ai 160 bpm.

Nonostante questo, studi recenti suggeriscono che un ritmo superiore ai 145 bpm non offre un ulteriore incentivo alla motivazione. Esiste infatti una sorta di “limite” oltre il quale un aumento del ritmo non migliora significativamente le nostre prestazioni. In questi casi, non è tanto la velocità del brano a spingerci, quanto piuttosto il flusso e l’intensità dei testi. Questo spiega perché generi come il rap e la trap, con testi veloci e complessi sovrapposti a basi melodiche più dolci, sono così popolari nelle palestre. Questi generi riescono a bilanciare ritmo e parole, creando un mix perfetto per sostenere l’allenamento e mantenere alta la motivazione.

Perché la musica è essenziale durante l’allenamento?

Il nostro corpo è costantemente impegnato a monitorare le proprie condizioni durante l’allenamento. Dopo un certo tempo, che varia da persona a persona, iniziano a manifestarsi i segni della fatica fisica: i muscoli accumulano acido lattico, il battito cardiaco accelera e la sudorazione aumenta. Questi segnali avvertono il cervello che il corpo ha bisogno di una pausa. Ed è qui che entra in gioco la musica.

La musica agisce come un potente distrattore, interferendo con i segnali fisiologici che indicano stanchezza. In pratica, modifica la percezione dello sforzo, rendendo più semplice affrontare attività impegnative come correre 10 km o completare una serie di squat. Che tu stia ascoltando i Maneskin o Beyoncé, le note nelle cuffie rendono l’allenamento più piacevole e meno gravoso.

Come sottolinea Costas Karageorghis, autore esperto in psicofisiologia dello sport, “qualsiasi cosa che riduca la percezione della fatica e renda l’esercizio meno noioso è la benvenuta.” Tuttavia, avverte di prestare attenzione quando si corre in aree trafficate: la musica potrebbe distrarre a tal punto da non percepire eventuali pericoli. E per chi ama allenarsi ovunque, la versione mobile delle app musicali è ormai indispensabile, permettendo di portare con sé le proprie playlist motivazionali ovunque si vada, senza interruzioni.

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